sabato 17 dicembre 2011


Trattoria Le Vigne
Milano

Non ricordo i nomi di quello che abbiamo mangiato, 
ma ricordo benissimo quanto sono stata bene,
quanto è stato bello rivedere persone incontrate per caso,
il piacere di vedere che le amicizie vanno al di là di un monitor.
SLS (aNobii) - non c'è virtuale che tenga :-) 

mercoledì 16 novembre 2011

ho comprato la macchina del pane.
volevo fare il pane.
ho fatto il pane.

ho comprato il burro e le uova e il latte. 
volevo fare la brioche.

avevo 8 in matematica.
ma questa sera,
per un attimo,
45ml di latte
equivalevano a poco meno di mezzo litro.

giuro.



volevo tanto fare la brioche.
 farò una brioche liquida.
domani puccerò la tazza nella brioche.









Talloires




la firma non si vede, ma c'e'...
queste foto sono coperte da copyright
per favore non utilizzatele senza il mio permesso


the signature is not visible, but it's there (i swear!)
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Annecy - France

domenica 7 agosto 2011


Oh quant'è bello vedere la gente
Spezzarsi la schiena in cambio di niente
Prendersi grandi mazzate sul muso
Ed essere grata per ogni abuso;

Subire insulti e schiaffi morali
(Che non son certo il peggio dei mali)
Starsene poi tranquilla e serena
Quando si svuota anche l'ultima vena.

C'è chi non può cambiar situazione
E resiste soltanto per una ragione:
Che il pane a casa lo deve portare
Per qualcun altro cui dai da mangiare;

C'è anche chi teme la conseguenza
Del seguire la voce della coscienza:
Come se avere pensieri e opinioni
Fosse un lusso oppur da coglioni;

Alcuni lavorano bene ma inquieti
E del proprio pensiero non fanno segreti.
Stan male a vedere gli altri soffrire,
ma la sera non hanno problemi a dormire.

Ma l'individuo peggiore, io penso,
E' quello che urla per avere consenso,
Si sente un grande, si sente il migliore,
ma non scoprirà mai che cos'è il calore
dell'esser stimato da chi si ha intorno
perché sarà solo fino all'ultimo giorno.

(Burberi, 2007)

sabato 7 maggio 2011

Il nome è importante


Walker Texas Ranger anche se fosse stato molto più forte e molto più bello e molto più invincibile (lo so invincibile non è un aggettivo modificabile, ma sono nel mio blog, scritto nel corridoio dello Stato Libero di Bèufland, quindi lo modifico) non sarebbe stato altrettanto credibile se si fosse chiamato Walter...

(immagine presa da http://www.sugarslam.com/chuck-norris-officially-a-texas-ranger/)

lunedì 3 gennaio 2011


La perfetta organizzazione di una cena secondo Bèuf

20/12/2010
Invito gli amici, pochi, di quelli che ridono e che ti fanno ridere, con cui il tempo passa ma non te ne accorgi e se te ne accorgi non te ne frega comunque un tubo.

Scelgo un piatto semplice, tipo le crespelle al prosciutto e formaggio.

22/12/2010
Vado a fare la spesa dimenticandomi il foglietto con le dosi e gli ingredienti. Ho quindi comprato a caso, secondo l'estro e l'umore del momento. Mi fermo davanti alle tovaglie di carta dai motivi natalizi e ai piatti di carta con su le renne ed evito l'acquisto per un pelo, grazie ad un momento di lucidità, svanito subito dopo, quando mi sono trovata a mettere nel carrello patatine all'aceto balsamico e al pepe nero, salamini e peperoncini ripieni, provola dolce a fette, martini, birra e vino. Questo è sconsigliato se poi non siete in grado di reggere il conto alla fine del giro... Io sono quasi svenuta, ma per fortuna la cassiera ha pensato che il fatto che fossi finita con il mento sul nastro trasportatore fosse per un miglior controllo della spesa, dovuto a miopia...


23/12/2010

- ore 6.40: mi alzo per prendere il caffè con l'unico Vizio che non intendo perdere;

- ore 7.00: provo a cercare la ricetta delle crespelle, che ovviamente non ho salvato né copiato...

- ore 7.45: decido per una creazione estemporanea e, soprattutto, a caso, non avendo il tempo materiale di pensare a cosa sto facendo, cercando di andare a memoria...

Prendo:
  • due uova
  • g 125 di farina
  • g 250 di latte
  • g 30 di burro
  • sale
Fondo il burro nella padella e lo lascio raffreddare. Mescolo in una ciotola le uova con il sale e la farina e aggiungo il burro fuso e freddo. Aggiungo il latte a filo.
Mentre la pastella riposa, ne approfitto - pensando di essere mossa da estrema intelligenza - per vestirmi e prepararmi per l'ufficio.

Cuocio le crespelle nella stessa padella di prima, che mica ho la lavastoviglie (ma, soprattutto, mica ho un'altra padella...).

Vado a lavorare portando con me il profumo di cucina (...ok, sapevo di burro e avevo macchie di farina su tutti i vestiti...).

- ore 18.00:

farcisco le crespelle con uno strato di bechamel, una fetta di prosciutto cotto, fettine di provola dolce, e attendo gli amici, sorridendo tra me e me, canticchiando e dimenticando di aggiungere sale e pepe dove ci voleva...

Inforno a 200°C per 16 minuti e sono contenta.