mercoledì 26 agosto 2009

60-90

    se anzichè i valori della mia pressione fossero le misure di vita e fianchi, anzichè un Beuf, sarei probabilmente semplicemente una vache...











    Ed ora, dopo la frase filosofica del giorno, me ne vado a letto a ri-leggere per, credo, la quarta volta Essay on Man di Alexander Pope (1744).

    Lettura caldamente (e non solo per coerenza con la stagione) consigliata a tutte quelle persone che gonfiano il petto per contenere tutto il proprio ego e per apparire più autorevoli, ma che semplicemente sembrano camminare con un palo infilato nel sedere.

    Buona notte di Beuf

    lunedì 24 agosto 2009

    Scale Mobili

    Quando ero piccola... no, piccola la sono rimasta...

    Quando ero minuscola avevo il terrore delle scale mobili.
    Per salirci, mi ci volevano almeno due tentativi: dato che il gradino mi arrivava al naso - o almeno così sembrava a me, piccola Beuf di 30 cm - contavo, ne lasciavo passare uno, tentavo di salire sul successivo, temevo di cadere, forse è meglio se salto, al prossimo ce la faccio, dai, ecco sono salita...
    Ma la corsa non durava mai abbastanza per spiegarmi la fatica che dovevo fare ogni volta non tanto per utilizzarla, quanto per superare la paura di doverlo fare. Ero un'esperta di training autogeno già a 5 anni...

    Poi c'era la corsa, che durava - credo - un infinitesimo di secondo, perchè già io vedevo la fine, il promontorio, la cima oltre la quale c'era la salvezza. Se fossi riuscita a scendere.

    Ero raggelata dall'idea di non scendere in tempo dal gradino e di finire sminuzzata, tritata, inghiottita dal rullo, che mi avrebbe trascinata in un mondo scuro e sconosciuto, pieno di pezzettini di bambine distratte.

    Oggi, che sono un Beuf cresciuto e pasciuto, ho imparato a superare le mie paure di bambina. Ora so che laggiù è pieno di fettine e che questo è uno dei metodi per fare la tagliata.