mercoledì 21 ottobre 2009

Piacere di Bèuf


Mi piacciono le cose rotonde.
Mi piacciono le mele, quelle verdi, e le pere. Se le pere fossero rotonde, mi piacerebbero forse più delle mele.
Le arance son rotonde, ma mi piacciono solo perchè sono color arancio. Che poi non è vero, perchè esistono anche le arance rosse, che credo possano manifesare disturbi legati all'identità.

La rotondità mi dà la sicurezza di non incappare in uno spigolo. Il mio moroso è spigoloso, ma rotondo nel cuore. In compenso, io sono rotonda, ma spigolosa dentro. Ogni tanto ci trafiggiamo, ma in fondo ci compensiamo.

La rotondità, la associo istintivamente alla morbidezza. Eppure né le mele, né le pere, né tantomeno le arance sono morbide. Al massimo sono molli, ma allora tendono ad ovalizzarsi e, tendenzialmente, a piacermi meno (le arance, a questo punto, non mi piacciono proprio più).
Io sono morbida, ma solo di fuori. Il resto è un po' ruvido, con tendenza ad infeltrirsi in

situazioni potenzialmente emotive.

Mi piacciono anche i parallelepipedi, però.
Quelli rettangolari.
Le scatole soprattutto.
No, i libri soprattutto.
Le scatole che contengono libri.
Ho un sacco di scatole, ancora vuote, e un sacco di libri, ancora da leggere.
Mi piace il potenziale del divenire, l'uso che potrei farne, quello che potrei imparare molto di più di quello che già ne ho fatto o che già ho letto.
Con alcune debite eccezioni.

Mi piace la A, che credo essere la più bella lettera dell'alfabeto, perchè è una lettera felice. Ed io, che ho solo A nel nome, dovrei essere felicissima.

E forse lo sono.

Faccio i capricci, ma ho tutto quello che mi piace: ho tanti libri, ho tante rotondità e, da qualche giorno, ho anche tante mele.


domenica 4 ottobre 2009


Avendo più o meno questa espressione:

credo sia ora che io vada a dormire...