Punto 1.
Decidere su cosa decidere.
Questo punto, secondo me, è il più difficile: capire qual è la decisione da prendere.
Sembra una cosa da poco, ma a meno che uno non debba scegliere tra farsi prendere a vangate o fare un viaggio, direi che la questione è tutt'altro che facile (naturalmente esiste la possibilità del masochista che vorrebbe fare un viaggio, ma anche essere preso a vangate. Ovviamente non è questo il caso).
Sembra una cosa da poco, ma a meno che uno non debba scegliere tra farsi prendere a vangate o fare un viaggio, direi che la questione è tutt'altro che facile (naturalmente esiste la possibilità del masochista che vorrebbe fare un viaggio, ma anche essere preso a vangate. Ovviamente non è questo il caso).
Sono insoddisfatta. E questa è l'unico punto fermo che ho e dal quale dovrei partire. Ma in che direzione vado, a parte dritto contro il muro?
Punto 2.
Stabilito il punto di partenza, tirare i dadi e muoversi di tante caselle quante indicate dalla somma delle facce nascoste, diviso due, per sette radice di 5.
Ok, posso cominciare con i motivi per cui fremo e scalpito e non mi do pace.
Prenderò in esame solo quelli che necessitano di un ragionamento e non quelli che già si portano dietro la soluzione, come ad esempio perdere 5 kg o ricominciare a scrivere la tesi o smetterla di annegare le piantine in vaso che stanno sul balcone.
Prenderò in esame solo quelli che necessitano di un ragionamento e non quelli che già si portano dietro la soluzione, come ad esempio perdere 5 kg o ricominciare a scrivere la tesi o smetterla di annegare le piantine in vaso che stanno sul balcone.
Punto 3.
Se ci sono più cose su cui decidere, fare un elenco, in ordine alfabetico, di importanza, cronologico, sparso.
Ci provo.
a. situazione personale. Dato che è personale, non vedo perchè renderla pubblica. E già ho scritto ed eliminato un punto. Direi che sono brava...
b. situazione abitativa.
c. situazione lavorativa.
Bene, dopo aver stabilito i punti da prendere in considerazione, leggerli per bene dall'alto verso il basso, dal basso verso l'alto.
Punto 4.
Aprire una bottiglia di qualcosa che ci piace (necessariamente di alcolico, se no non funziona).
Punto 5.
Dare fondo alla bottiglia.
Con questo metodo, i più fortunati si risveglieranno con un gran mal di testa, senza ricordarsi nulla, qualcuno avrà una visione sul futuro (che si rivelerà tragicamente sbagliata, ma ormai sarà troppo tardi), la maggior parte starà così male da capire che non vale la pena distruggersi per prendere una decisione e deciderà che non decidere è la soluzione migliore.
Per i nostalgici, resiste ancora il metodo della margherita.
e tu cosa hai capito con la sbornia? ;)
RispondiEliminaIo sono dell'idea che non ci si debba mai mettere a tavolino a scervellarsi. Sai cosa ho capito bene io quest'anno? Appena ho avuto dei soldi regolari col mio shittyjob mi son ridata subito a russo e ashtanga yoga :) non ci pensavo manco troppo, poi una sera senza badarci dico al mio pseudofreund che il prossimo anno mi piacerebbe seguire un corso di massaggio. Ed ecco che così, senza badarci, senza starci a pensare, ho capito tre cose di me :)
bacione!
:) anche io seguo l'illuminazione del momento. Alla fine, le decisioni le prendo anche io durante un'epifania improvvisa.
RispondiEliminaPerchè vedo che più ci penso, più saltano fuori punti da considerare, aspetti che non avevo notato e, di solito, mi deprimo perchè mi sembra di aver pescato la carta "torni al via"....!!
eh sì, più che altro pensare non aiuta a sentirsi onestamente...perché diventi giudice di te stessa e ovviamente ti autolimiti inconsapevolmente...almeno, questo capita a me.
RispondiEliminaPreferisco non fidarmi troppo della mia logica, che è stata incatenata a delle abitudini, a delle metodiche, a delle situazioni in verità non mie...
La ragione profonda è invece, secondo me, vicina a noi e ai nostro sentimenti. Se stiamo bene, vuol dire che siamo sulla strada giusta, anche se questa è piena di ostacoli e incertezze e la nostra logica ci sussurrerebbe "vai sulla strada più facile" :)
non mi era arrivata la notifica del commento, ma lo leggo ora con piacere e, naturalmente, condivido ogni parola.
RispondiEliminaTeoricamente, però, ora per stare bene dovrei andare in ufficio e licenziarmi.....ahahah!!!
:)